(Adnkronos) – “La chirurgia plastica italiana è tra le più affermate e migliori nel mondo. Ma noi chirurghi plastici non ci occupiamo solo di chirurgia estetica, la nostra formazione è e resta la chirurgia ricostruttiva. Se non si è un ottimo chirurgo ricostruttore non si può essere un buon chirurgo estetica. Questo principio è alla base della nostra formazione universitaria”. Così Carlo Magliocca, presidente Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (Sicpre), fondata nel 1934 e per questo tra le più antiche società scientifiche in Italia. “Oltre all’aspetto estetico – insiste Magliocca – dobbiamo pensare a come intervenire sulle malformazioni”. E fa l’esempio del tumore alla mammella. “Oggi noi con i chirurghi seniologi siamo in grado di curare la malattia in tempi precoci ottenendo ottimi risultati nell’interesse dei pazienti con la chirurgia ricostruttiva”. E a proposito delle protesi mammarie: “Oggi sono assolutamente sicure, le donne possono stare tranquille”. Infine, sui carcinomi basocellulari: “Per questi tumori è fondamentale l’intervento del chirurgo plastico che deve essere radicale nell’asportazione, per evitare recidive, ma deve anche saper ricostruire secondo dei canoni estetici” conclude.
Codirp sigla in Aran il CCNL Sanità in vigore da domani. Il Segretario Cignarelli:”Ripartiremo dall’articolo eliminato nella prossima tornata contrattuale”
“Si stanno ripetendo interventi unilaterali di modifica dei testi contrattuali usciti dal tavolo negoziale che incidono sugli assetti decisi dalle parti, svilendone il ruolo e