Si è svolto questa mattina all’Aran, in un clima per ora positivo e costruttivo, il primo incontro con i sindacati per l’avvio della trattativa finalizzata al rinnovo del Contratto collettivo nazionale per la dirigenza medica e sanitaria, triennio 2019-2021. Apprezzato l’intervento del Segretario Cignarelli: “Una contrattazione tardiva deve farsi carico di recuperare quantomeno i cambiamenti normativi necessari dopo pandemia e in tempi di PNRR. Le risorse economiche disponibili insufficienti anche a recuperare la perdita di acquisto dell’inflazione impongono quantomeno miglioramento delle condizioni di lavoro notoriamente gravose e non più sostenibili nel SSN. Ecco perché chiediamo al tavolo negoziale nella sua interezza di mettere insieme gli sforzi per raggiungere questi obiettivi nell’interesse comune e collettivo anche dei servizi ai cittadini“.
La prossima riunione è stata fissata al 13 febbraio e Aran si è impegnata a consegnare una prima bozza di lavoro su cui confrontarsi. Al centro delle prime richieste avanzate oggi dalle organizzazioni, i temi delle relazioni sindacali, ma anche l’esigibilità del contratto, le prestazioni aggiuntive, la rimodulazione del sistema degli incarichi e le condizioni di lavoro. “Se le richieste – ha sottolineato il presidente Aran, Antonio Naddeo – rientrano nell’ambito del disponibile in capo all’Agenzia (quindi risorse, ma anche condizioni normative), i tempi per chiudere positivamente il Contratto si abbreviano“. Al termine dell’incontro l’Intersindacale è apparsa coesa. La CODIRP ha quindi condiviso e diramato il seguente Comunicato Congiunto .
