Digitale, Tagliavanti (Infocamere): ‘A Igf 2021 perché è scelta non più rinviabile’

05/11/2021

“InfoCamere non poteva mancare ad un evento così importante come quello che si terrà a Cosenza, dove si parlerà del futuro dei dati e di quanto questi tenderanno a cambiare la nostra vita e la nostra economia”. Lorenzo Tagliavanti, presidente di InfoCamere, spiega ad Adnkronos/Labitalia il valore della partecipazione della società delle Camere di commercio italiane per l’innovazione digitale, a Igf Italia 2021, in programma a Cosenza dal 9 all’11 novembre. 

“InfoCamere -spiega Tagliavanti- raccoglie le informazioni su tutte le imprese italiane e le rende accessibili a tutti i soggetti interessati. Un elemento non solo di buona amministrazione e di certezza, ma, soprattutto, un elemento di democrazia economica perché vi può accedere un consumatore, un amministratore, una banca, un singolo cittadino. Sono 40 anni di attività di InfoCamere, ma non è tanto importante quello che abbiamo fatto, quanto piuttosto quello che InfoCamere può fare nel futuro. Per questo, ci fa piacere presentare le nostre iniziative all’Internet Governance Forum 2021 a Cosenza”.  

Lo sviluppo digitale per le Pmi, che costituiscono l’ossatura del tessuto produttivo italiano, “è una scelta non più rinviabile”, commenta Tagliavanti. “Fino a poco tempo fa, dividevamo il mondo -evidenzia il presidente di InfoCamere- in imprese innovative e imprese tradizionali: in realtà. In realtà, anche il Covid ci ha insegnato che esiste un solo tipo di impresa: l’impresa che si innova. In realtà, anche ‘settori tradizionali’ devono avviarsi al mondo dell’innovazione, in particolare quella digitale”. 

“Bisogna dire -continua Tagliavanti- che, durante la pandemia, le piccole imprese italiane lo hanno fatto: hanno utilizzato la Rete per mantenere i rapporti con i propri fornitori e i propri clienti, e per lavorare coi propri collaboratori. Tant’è vero che c’è stato un grande balzo in avanti, soprattutto per piccole imprese, della maturità digitale. Prima del Covid, l’Italia era in fondo alla classifica per quanto riguarda la maturazione digitale dei piccoli imprenditori; dopo il Covid, abbiamo superato tante altre Nazioni a dimostrazione che le imprese hanno trovato utilità nelle nuove tecnologie”. 

Insomma, la pandemia ha spazzato via la resistenza alla digitalizzazione manifestata da una parte dell’impresa. “Nel periodo Covid -spiega Tagliavanti- i cittadini si sono resi conto che tramite il digitale abbiamo tutti ricevuto il vaccino e quel pezzo di carta che ci permette ora di fare una vita quasi normale. Così come gli imprenditori si sono resi conto che, anche stando dentro casa, grazie alle offerte che le banche digitali permettevano, hanno potuto lavorare in termini finanziari, così come tutti hanno utilizzato la Rete per poter lavorare, fare riunioni e così via. C’è stata quindi un’esperienza positiva del digitale”.  

“Ovviamente, l’abbiamo fatto -precisa Tagliavanti- in termini difensivi: l’abbiamo fatto difendendo il nostro reddito e la nostra attività quando non potevamo uscire di casa. Ora dobbiamo fare un salto di qualità: dobbiamo utilizzare queste tecnologie per aumentare la produttività delle nostre aziende, per poter fare quelle grandi riforme che il Paese da lungo tempo aspetta, e quindi ci sono grandi opportunità che ci vengono offerte. Ricordiamoci che lo Stato, tramite il Pnrr, farà grandi investimenti sul digitale e questo migliorerà il contesto entro cui le piccole imprese operano. Quindi digitale, più digitale, utilità, più utilità. Credo che anche noi in poco tempo raggiungeremo quei livelli di eccellenza della media europea”, conclude.  

 

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